Vittorio Feltri commenta l’aggressione a un militante di Fratelli d’Italia, attaccando la leader del Pd, Elly Schlein.
Vittorio Feltri, noto giornalista italiano, è intervenuto recentemente sul caso dell’aggressione a un militante di Fratelli d’Italia, colpevole di aver dichiarato che Giorgia Meloni è di centrodestra.
Feltri ha denunciato l’accaduto, affermando che “questo è un clima che ricorda molto quello degli anni in cui si impose il partito fascista attraverso una violenza sistematica“, paragonando la situazione attuale agli “anni di piombo”.
La domanda che il giornalista pone, quindi, è diretta e incisiva: “Vorrei domandare ad Elly Schlein: chi davvero cancella la libertà?“
Le accuse ad Elly Schlein
Il giornalista ha commentato il comizio tenuto dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha accusato la premier Giorgia Meloni di avere cancellato la libertà dei cittadini.
Feltri ha attaccato duramente Schlein, sostenendo che “non si capisce a quali libertà Schlein si riferisse, nemmeno lo ha spiegato, dato che a questa signora basta ripetere frasi fatte per tentare di fornire la vaga sensazione (o illusione) di stare guidando un’opposizione attiva e credibile“.
L’aggressione al militante di Fratelli d’Italia, avvenuta in un autogrill, è stata per il giornalista un esempio lampante del clima di intolleranza della sinistra: “Quel povero ragazzo pestato in autogrill, mentre si fa i fatti suoi e si reca al bagno, ha avuto la colpa imperdonabile di indossare una riconoscibile maglietta con il simbolo di Fratelli d’Italia. E per questo motivo è stato preso di mira“.
Vittorio Feltri accusa la sinistra per un clima di intolleranza
Feltri, come riportato da IlGiornale.it, ha rievocato i difficili anni da cronista, raccontando di vivere “nella paura costante di essere picchiati soltanto perché in edicola si acquistava un certo quotidiano o solo perché sospettati di non essere di sinistra. Si rischiava persino la vita“.
Il noto giornalista non risparmia critiche alla sinistra, accusandola di avere “il germe dell’intolleranza, intolleranza che tracima nella ferocia, nell’odio, nella sopraffazione fisica”.
Il paradosso, secondo il giornalista, sta nel fatto che “siano i sedicenti democratici a tacciare esponenti ed elettori di centrodestra di fascismo, razzismo, eccetera“.